La Madonna al Lunapark

 
In un prato vicino alla stazione c’è un luogo dove giocare con la fantasia. Signori e Signore è arrivato il Lunapark!

Ottovolanti, Brucomela, Casa degli specchi, zucchero filato rosa e soprattutto luci. L’Otto settembre dei vicentini è, che piaccia o meno, "Giostre a Campo Marzo".

Con l’avvento dell’autunno in città arriva anche il gran carrozzone del Lunapark, il parco dei divertimenti itinerante che ogni anno atterra alle porte del centro. Proffessionisti del divertimento invitano con la voce squillante – a volte registrata – bambini e genitori sulla loro attrazione, un bambino di plastica schizza finta urina sulla testa dei passanti, i soliti soffioni da trent’anni colgono di sorpresa i visitatori nella casa degli specchi; per dieci giorni questo "Baraccone" regala molto più che divertimento o noia, offre una visione del mondo un pò Felliniana,romantica e decadente, fatta di "novità sempre uguali" e di trucchi bizzarri. Affidiamo da decenni ai giostrai l’onere di divertirci durante la festa patronale della città, offrendogli il diritto per qualche giorno di non essere più i nostri disprezzati zingari ma saltimbanchi contemporanei. Grottesco?!? Certo, come unLunapark!

 

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