Hebron Borderline

 Hebron (per gli arabi al-Khalilالخليل = amico) è uno dei più importanti centri della Cisgiordania (Giudea, secondo la terminologia ebraica; Territori Occupati Palestinesi, secondo la denominazione ufficiale delle Nazioni Unite). Da tutti gli organismi e esperti che si occupano del conflitto israelo-palestinese, nonchè dalla gente stessa, è considerata la città dove lo scontro tra le due parti raggiunge il livello più alto di tensione. Perchè? Il motivo sta tutto in meno di mezzo metro; la distanza che separa le case dei coloni ebraici e gli abitanti palestinesi. Il motivo che spinge i coloni ebrei a penetrare così in profondità in un territorio sotto occupazione militare è la Tomba dei Patriarchi in cui, secondo la tradizione, è deposto il corpo di Abramo (uno dei più importanti profeti sia per i giudei che per i mussulmani). Tomba dei Patriarchi e Moschea di Abramo sono due nomi diversi, legati alle due comunità, per chiamare lo stesso luogo: una moschea del XIII secolo divisa in due aree destinate alle due religioni che si incontrano/scontrano sulla tomba del profeta.


 

 
All’interno della città di Hebron vi sono tre principali insediamenti dove vivono circa 700 colni. Nella parte palestinese vivono 200.000 arabi. Sui tetti, nelle postazioni di controllo, nelle basi militari e sulle srtade vivono i 5.000 soldati israeliani presenti per difendere gli ebrei. Questo reportage tenta di percorrere e mostrare i volti delle tre comunità presenti – ebrei, palestinesi e soldati – che vivono in un fragile equilibrio. Abramo, il profeta di tutti, diventa parte di una contesa che trova, quotidianamente nuovi spunti per ardere.


 

 

 

 

 

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